La chiesa è ad una sola navata, suddivisa in tre campate da due archi a sesto acuto e da un arco a tutto sesto che immette nel presbiterio. Quest’ultimo, di forma quadrata, si apre su un piccolo coro semicircolare ed è frutto dei lavori attuati nel 1804.
L'orientamento era in origine diverso e l’altare era posto dove troviamo il portale d’ingresso; sulla parete, in alto, sono ancora leggibili alcuni frammenti di un affresco con Annunciazione.
In seguito, forse nel settecento, l’altare fu addossato alla parete, ora non più esistente perché si apre il presbiterio. Sulle pareti della prima campata sono dipinte ad affresco diverse Madonna col Bambino, Madonna del latte e santi. A destra è visibile una Madonna col Bambino in trono, opera che ricorda affreschi presenti in S. Maria in Borgo. Riconoscibili alcuni santi: Pietro e una bella Lucia dalle ricche vesti; sulla sinistra Madonna in trono che allatta tra due santi (Fermo e Rustico?), Giovanni Battista, un vescovo, Bernardino e devoto. Nella seconda campata sopra la porta d’ingresso laterale vi sono frammenti di affreschi raffiguranti una Madonna e alcuni Santi, tutti databili al XV secolo, uno porta l’iscrizione 1462. Sulla parete di fronte si trovano l’ingresso al campanile e una piccola cantoria con organo.
La terza campata è occupata, sul lato sinistro, da una grande tela dalla bella cornice in legno con dipinta Assunzione di autore ignoto del XVII secolo di ambito bergamasco. Un interessante Crocifisso del XVII secolo, secondo quanto è possibile leggere nel cartiglio posto alla base è riconducibile a Jacopo Onesti di Pordenone.
La parete destra è quasi interamente occupata dall’altare un tempo dedicato a S. Rocco, in legno dipinto con paliotto decorato con fiori e frutti, del XVII secolo. Sopra troviamo un’ancona con statue di legno, del XVI secolo quella che rappresenta S. Antonio abate, più tarda unache raffigura S. Rocco, mentre S. Vito, al centro, è più recente. Nell’abside vi è una tela con S. Maria Assunta tra i SS. Fermo e Rustico d'autore ignoto di ambito bergamasco della fine del XVI-inizio XVII secolo. Nei pennacchi le immagini dei quattro Evangelisti dipinte dal decoratore bergamasco Emilio Nembrini all’inizio del ‘900, così come tutte le decorazioni della volta.