Il Museo nasce dal forte interesse della famiglia Rota di Nembro a mantenere viva la memoria di una storia, che non è solo l’esperienza di vita da loro vissuta, ma che è stata l’esperienza di molte famiglie italiane nel periodo successivo alla II Guerra Mondiale. Nonostante abbia segnato profondamente la Storia dell’Italia, oggi questo periodo storico rischia di cadere nell’oblio.
Il museo, allestito dove vi era già un foro nella roccia e successivamente denominato dal Comune “Piazzetta dell’Emigrante”, è stato ricostruito proprio come l’entrata in miniera di fronte a cui poteva trovarsi un emigrato italiano. Nel corso di tutti questi anni, è stato fortemente arricchito di testimonianze preziose e dal grande valore storico (attrezzi, materiali, documenti e foto), grazie all’impegno della famiglia Rota nel recuperare oggetti direttamente in Belgio.
Tutti gli elementi che compongono il museo sono stati catalogati come “Collezione Lino Rota”.
Per il futuro, è stato previsto un ampliamento del museo, per un’esposizione più lineare e completa, grazie all’aggiunta di un tunnel interrato, strutturato in modo da riprodurre una galleria per l’estrazione del carbone. Il progetto è stato presentato il 7 Agosto del 2006 in occasione dell’annuale “Giornata del Migrante” e del 50° anniversario della catastrofe di Marcinelle. Oltre a ciò, è stata prevista la costruzione di una torre mineraria che diventerà il simbolo di tutti i lavori legati all’esperienza migratoria e memoria delle morti bianche di Marcinelle.