Spettacolo teatrale: "LA DONNA DELLA BOMBA ATOMICA" Leona Woods, la fisica di Oppenheimer, racconta il Progetto Manhattan

Informazioni Generali

  • venerdì 1 marzo 2024 - ore 20.45
  • Auditorium Modernissimo
  • spettacolo all'interno della terza edizione della rassegna IL GENIO DELLE DONNE

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per la terza edizione della rassegna

IL GENIO DELLE DONNE
quest'anno dedicata al
lavoro

 

vi aspettiamo al primo incontro

 

venerdì 1 marzo 2024 - ore 20.45 - Auditorium "Modernissimo"

Gabriella Greison
Fisica, scrittrice, drammaturga, attrice


prima nazionale dello spettacolo teatrale

"LA DONNA DELLA BOMBA ATOMICA"
Leona Woods, la fisica di Oppenheimer,
racconta il Progetto Manhattan

 

"Prima mattina di sveglia a Los Alamos, sono frenetica. Vado al muro, giro la chiave della luce, si accende e guardo l'alloggio. L'alloggio è praticamente vuoto, scarno, inospitale. Non mi importa. Sono nel posto giusto, al momento giusto. Primo giorno di lavoro, tutto elettrizzante. Le idee rimbalzano da una testa all'altra, libere dai problemi della vita quotidiana. L'acqua è cattiva, le strade impolverate, ma viviamo una condizione emozionante, l'esperienza lavorativa che tutti avete sognato di vivere almeno una volta nella vita."


Inizia così lo spettacolo teatrale "LA DONNA DELLA BOMBA ATOMICA" interpretato e scritto da Gabriella Greison, tratto dal suo nuovo romanzo omonimo, pubblicato con Mondadori. La protagonista è Leona Woods, la scienziata più giovane del Progetto Manhattan, che in prima persona racconta il più grande evento scientifico della storia dell'umanità. 

Gabriella Greison, dopo lunghe ricerche sul posto, da Los Alamos a Chicago, da Princeton a Santa Fè, ricostruisce uno spaccato inedito della costruzione delle bombe atomiche americane, dando voce all'unica vera protagonista femminile che ha preso parte attiva al Progetto, Leona Woods. 

Una storia inedita, che viene raccontata per la prima volta su un palco e nella letteratura, e di cui anche gli americani hanno rimosso l'esistenza. 

Greison interpreta Leona Woods, con la voglia di scoprire un lato nascosto della storia scientifica più curiosa del mondo, di cui si è tornato a parlare dopo il successo di 'Oppenheimer' di Christopher Nolan al cinema, ma di cui tutti noi non riusciamo a fare a meno di sapere nuovi dettagli e nuovi retroscena. 

 

Con questo spettacolo, Greison ha trovato un punto di vista originale per narrare le vicende, rendendo protagonista una scienziata, la più giovane di Los Alamos, una delle tante che sono state oscurate nel tramandare le intricate trame del Progetto Manhattan, che è stata parte attiva delle idee e della successiva presa di coscienza dei risultati della scoperta scientifica che ha travolto tutto il mondo. Greison ha inoltre dato luce e pregio a Enrico Fermi, mente pratica nel processo scientifico, che noi, in quanto italiani, abbiamo l'obbligo di non dimenticare. 

"La donna della bomba atomica" è un viaggio interiore, un lungo flusso di coscienza, vissuto in prima persona, quindi che ci permette di identificarci con la protagonista della storia, e ci consente di rivivere i momenti più elettrizzanti e i momenti più deliranti di questo mostruoso Progetto. Fino ad arrivare ai giorni nostri, e alle conseguenze di tutto quello che è stato deciso e ideato in quegli anni. 

 

"16 Luglio 1945. È la mattina del giorno X, mi alzo prima dei postini, prima del gallo, prima di tutti. 

Ricorderò per sempre questo giorno fin troppo luminoso, nitido, e quasi insolente, sotto il sole bianco. Vengono distribuite delle palette telecomandate all'esercito, per fare in modo che possano prelevare dei frammenti di materiale sul sito dopo l'esplosione, per successive analisi di laboratorio. La zona più prestigiosa per assistere all'esplosione è una piccola altura chiamata Compania Hill. Io sono qui, molto più avanti ci soni Oppenheimer, Groves, Rabi e altri fisici. Fermi invece vuole avvicinarsi al massimo alla detonazione. Sceglie come punto di osservazione la piana desertica, a una quindicina di chilometri dalla torre. 

I vari siti di osservazione sono dotati di interfoni, Allison fa il conto alla rovescia appena si avvicinano le 5.30. La musica di Caijkovskij diffusa dall'interfono ha il compito di rasserenare gli animi mentre aspettiamo la detonazione."

 

INGRESSO GRATUITO
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