Riferimento Normativo

In questa sottosezione sono riportate le informazioni detenute dal Comune di Nembro relative allo stato degli elementi dell'ambiente, quali aria, atmosfera, acqua, suolo, territorio, siti naturali compresi gli igrotopi, le zone costiere e marine, la diversità biologica e i suoi elementi costitutivi, compresi gli organismi geneticamente modificati, e, inoltre, le interazioni tra questi elementi

Aria

Stato dell’aria a Nembro.

La lotta all'inquinamento atmosferico è una priorità della Regione Lombardia.

Il Piano Regionale degli Interventi per la qualità dell’Aria (PRIA) costituisce il nuovo strumento di pianificazione e di programmazione per Regione Lombardia in materia di qualità dell’aria, aggiornando ed integrando quelli già esistenti. Il PRIA è dunque lo strumento specifico mirato a prevenire l’inquinamento atmosferico e a ridurre le emissioni a tutela della salute e dell’ambiente. Maggiori informazioni possono essere trovate visitando il sito della Regione Lombardia - Ambiente, dove è pubblicato tutto il percorso di elaborazione del PRIA nonché i documenti tecnici e la pubblicazione per i cittadini “L'aria che respiro. Dal cittadino alle Istituzioni: insieme per migliorare la qualità dell'aria".

La misura della qualità dell’aria è utile per garantire la tutela della salute della popolazione e la protezione degli ecosistemi. La legislazione italiana definisce che le Regioni sono l’autorità competente in questo campo, e prevede la suddivisione del territorio in zone e agglomerati sui quali valutare il rispetto dei valori obiettivo e dei valori limite.

La Regione Lombardia con D.g.r. n. 2605 del 30 novembre 2011 ha modificato la precedente zonizzazione distinguendo il territorio in:

  • AGGLOMERATI URBANI:
    • agglomerato di Milano
    • agglomerato di Bergamo
    • agglomerato di Brescia
  • ZONA A: pianura ad elevata urbanizzazione
  • ZONA B: zona di pianura
  • ZONA C: Prealpi, Appennino e Montagna
  • ZONA D: Fondovalle

Le “misure” attualmente vigenti per il contenimento dell’inquinamento atmosferico sono:

  1. provvedimenti di limitazione della circolazione;
  2. provvedimenti di limitazione della combustione della legna/biomassa.
  3. Approvazione dello schema di "Protocollo di collaborazione per l'attuazione di misure temporanee per il miglioramento della qualità dell'aria ed il contrasto all'inquinamento locale"

Per la definizione dei piani e programmi, anche sulla base dei risultati dell’inventario delle emissioni (insieme di dati di emissione in atmosfera degli inquinanti provenienti da attività antropiche e da sorgenti naturali) e dei risultati degli studi di scenario dei modelli matematici, la Regione Lombardia si avvale di Arpa Lombardia e del suo Centro Regionale di Monitoraggio della Qualità dell’Aria (CRMQA - decreto n. 659 del 24 ottobre 2012).

Tale Centro gestisce direttamente la Rete di Rilevamento regionale costituita da più di 150 stazioni fisse che, per mezzo di analizzatori automatici, forniscono dati in continuo a intervalli temporali regolari (generalmente con cadenza oraria).

Le specie di inquinanti monitorate in continuo sono: NOX, SO2, CO, O3, PM10, PM2.5 e benzene.

A seconda del contesto ambientale (urbano, industriale, rurale, da traffico, etc.) nel quale è attivo il monitoraggio, la tipologia di inquinanti che è necessario rilevare è diversa; pertanto, non tutte le stazioni sono dotate della medesima strumentazione analitica.

Per quanto riguarda l’inquinante Ozono, Arpa Lombardia ha redatto una specifica informativa, ai sensi dell'articolo 14 del decreto legislativo 155/2012.

Campagne di sensibilizzazione: Brucia bene la legna. Non bruciarti la salute . 2019 http://www.nembro.net/news-e-iniziative/novita/Campagna-Brucia-bene-la-legna.-Non-bruciarti-la-salute./

LE MOLESTIE OLFATTIVE (ODORIGENE)

La molestia olfattiva è la presenza di un “odore” che altera lo stato di benessere di una persona e, nei casi più gravi, può causare malessere e disturbi. Le tipologie più frequenti di molestie olfattive sono rappresentate da abbandono di rifiuti, fuoriuscita di gas, inquinamento olfattivo, occasionale o meno, da attività produttiva e incendi, attività agro-zootecniche. Alcuni casi possono essere legati a condizioni croniche o cicliche legate a situazioni o impianti produttivi e più raramente le molestie olfattive possono essere associate a eventi emergenziali veri e propri di cui possono essere comunque un indicatore.

A parte le due disposizioni contenute nel codice civile (art. 844) e nel codice penale (art. 674) purtroppo a tutt’oggi non esiste una normativa statale o regionale che disciplini compiutamente le molestie olfattive (odorigene).

Il D.Lgs. 152/2006 contiene alcuni riferimenti agli odori molesti (es... senza causare inconvenienti da rumori o odori...) senza entrare nel merito.

E’ in tale contesto di riferimento che la Regione Lombardia ha approvato con un atto amministrativo (DGR Regione Lombardia n. IX/3018  del 15 febbraio 2012 "Determinazioni generali in merito alla caratterizzazione delle emissioni gassose in atmosfera derivanti da attività a forte impatto odorigeno") in via sperimentale, le linee guida generali per la caratterizzazione e l’autorizzazione delle emissioni gassose in atmosfera delle attività a impatto odorigeno

Anche Arpa Lombardia con due proprie circolari (prot. n. 84565 del 19 giugno 2012 e n. 86962 del 22 giugno 2012) e ha dettato le proprie linee guida per affrontare le segnalazioni di molestie olfattive, individuando la seguente procedura:
- la segnalazione della molestia va sempre fatta al Sindaco, che può attivare Arpa;
- se si tratta di situazioni cicliche/periodiche o l’origine della molestia olfattiva è legata a un’attività industriale/artigianale nota, Arpa può effettuare sopralluogo tecnico/amministrativo per verificare regolarità della situazione aziendale.

No emergenza ma procedura ordinaria
competenza di ARPA

No emergenza e
non competenza di ARPA

Situazioni cicliche, periodiche

 Maleodorazioni da case private (chiamare ASL)

Situazione legata ad attività conosciuta

 Maleodorazioni da spandimento liquame, letame (chiamare Polizia Locale)

Clima

Il clima a Nembro.

Il clima di Nembro condivide le principali caratteristiche fisiche del contesto lombardo: la spiccata continentalità e il debole regime del vento. Dal punto di vista dinamico, la presenza della barriera alpina influenza in modo determinante l’evoluzione delle perturbazioni di origine atlantica, determinando la prevalenza di situazioni di occlusione e un generale disaccoppiamento tra le circolazioni nei bassissimi strati e quelle degli strati superiori.

Il clima è pertanto di tipo continentale, ovvero caratterizzato da inverni piuttosto rigidi ed estati calde, l’umidità relativa dell’aria è sempre piuttosto elevata. Le precipitazioni di norma sono poco frequenti e concentrate in primavera e in autunno. La ventilazione è scarsa in tutti i mesi dell’anno.

Gli aspetti climatici sono importanti perché influenzano in modo determinante le capacità dispersive dell’atmosfera, e quindi le condizioni di accumulo degli inquinanti, soprattutto in periodo invernale, ma anche la presenza di fenomeni fotochimici nel periodo estivo.

Il Servizio Meteorologico Regionale, attivo in Arpa Lombardia dal 2004, ha una rete di monitoraggio meteorologico costituita da circa 250 stazioni automatiche di rilevamento che permettono di monitorare i principali parametri meteoclimatici (temperatura, umidità, pressione, ecc?).

La struttura fornisce un servizio pubblico di informazione meteorologica relativamente al territorio lombardo ad utilità del pubblico, della Protezione Civile, ambiente, sanità, agricoltura e comparto produttivo.

A Nembro non ci sono centraline di rilevamento dei principali parametri meteoclimatici tuttavia è ragionevole assumere che l’andamento di tali parametri per Nembro si discosti di poco da quello registrato nella stazione di rilevazione dell’ARPA più vicina, cioè quella di Bergamo–Torre BoldoneI dati giornalieri e l’andamento annuale dei principali parametri meteoclimatici possono essere richiesti direttamente ad Arpa.

Acqua

Lo stato delle acque a Nembro.

La valorizzazione e la tutela delle risorse idriche sono obiettivi primari della Regione Lombardia e il “Programma di Tutela e uso delle Acque” è lo strumento di riferimento per tutti gli enti e soggetti che concorrono al raggiungimento degli obiettivi di qualità sul territorio regionale.

Le risorse idriche si dividono in:

- corpi idrici superficiali che costituiscono anche il recapito finale di scarichi domestici e industriali e sono talvolta oggetto di eventi di contaminazione accidentali o dolosi;

- corpi idrici sotterranei che possono essere soggetti a impoverimento quantitativo, nei casi di prelievi eccessivi, e a degrado qualitativo, derivante dalla presenza di siti contaminati o da sorgenti diffuse di contaminazione.

Il territorio del comune di Nembro è interessato dalla presenza di corpi idrici sia superficiali che sotterranei.

L’ARPA Lombardia effettua il monitoraggio sia dei corpi idrici superficiali che sotterranei in maniera sistematica sull’intero territorio regionale fin dal 2001, attraverso:

  1. la rete di monitoraggio delle acque superficiali,costituita da 355 stazioni sui fiumi e 44 stazioni sui laghi. Per le acque superficiali (fiumi, laghi) la classificazione si basa sulla valutazione degli Elementi di Qualità Biologica (EQB), degli elementi fisico-chimici, chimici (inquinanti specifici) e idro-morfologici. I risultati del monitoraggio sono pubblicati nella relazione sullo Stato delle acque superficiali della provincia di Bergamo anno 2012;
  2. la rete di monitoraggio delle acque sotterranee, comprendente 474 punti per il monitoraggio qualitativo e 398 punti per il monitoraggio quantitativo. Per le acque sotterranee la classificazione dello Stato Chimico delle Acque Sotterranee (SCAS) è basata sul monitoraggio delle seguenti tipologie di sostanze: metalli, inquinanti inorganici, policiclici aromatici, alifatici clorurati cancerogeni, alifatici clorurati non cancerogeni, alifatici alogenati cancerogeni, nitrobenzeni, clorobenzeni, pesticidi, diossine e furani, composti organici aromatici. I risultati del monitoraggio sono pubblicati nella relazione sullo Stato delle acque sotterranee della provincia di Bergamoanno 2012.

A Nembro la risorsa idrica superficiale principale è senza dubbio il fiume Serio, che negli ultimi decenni ha subito profonde modificazioni arrivando, nei primi anni 2000, a una situazione critica dovuta a:

1) alterazioni della qualità delle acque (dovute per esempio ad apporto continuo dato dal carico inquinante civile e industriale, residuo proveniente dagli impianti di depurazione, occasionali aumenti del carico inquinante dovuti a immissioni di reflui non trattati, occasionali episodi di tossicità acuta dati da rilasci di sostanze tossiche di provenienza sconosciuta);

2) alterazioni del regime idraulico (dovute per esempio a sfruttamento a fini produttivi, idroelettrici o irrigui, delle acque presenti nel Serio, depauperamento idrico nella zona di pianura per interscambio con la falda, ?);

3) alterazioni della morfologia fluviale (dovute alla presenza di arginature e manufatti che diminuiscono la funzionalità ecosistemica del corso d’acqua e la varietà di habitat fluviali, presenza di sbarramenti trasversali non sempre dotati di supporti idonei al mantenimento dell’integrità longitudinale dell’ecosistema, fenomeni erosivi diffusi).

Queste alterazioni hanno comportato stagioni di asciutta completa in tratti dell’asta fluviale, tali da compromettere in alcune aree la presenza dei deflussi minimi necessari alla sussistenza della funzionalità ecologica e della capacità diluente del fiume.

Proprio per questo motivo dal 2004 è stato studiato il Deflusso Minimo Vitale (DMV) del Serio e cioè il deflusso che, in un corso d’acqua naturale, deve essere presente a valle delle captazioni idriche al fine di mantenere vitali le condizioni di funzionalità e di qualità degli ecosistemi interessati”, compatibilmente con un equilibrato utilizzo della risorsa idrica.

L’acqua potabile a Nembro.

Le acque destinate al consumo umano devono essere salubri e pulite e non devono contenere microorganismi e parassiti, né altre sostanze, in quantità o concentrazioni tali da rappresentare un potenziale pericolo per la salute.

L’acqua che Uniacque, gestore delle reti di acquedotto e di fognatura del comune di Nembro, distribuisce in ogni casa è acqua potabile, idonea al consumo umano, per la preparazione di cibi e bevande e altri usi domestici. L’acqua del rubinetto, oltre ad essere sempre disponibile è anche sicura e controllata.

Uniacque controlla puntualmente e accuratamente l’acqua attraverso analisi dei parametri chimici e microbiologici eseguite nel laboratorio aziendale. Oltre ai controlli interni, la qualità dell’acqua è verificata anche dall’Azienda Sanitaria Locale della Provincia di Bergamo.

Le analisi della qualità dell’acqua potabile sono pubblicate sul sito di Uniacque spa.

Suolo

Geologia e uso del suolo.

La Regione Lombardia, a partire dall’analisi effettuata negli anni ’90 nell’ambito del Programma Europeo CORINE LAND COVER, ha realizzato uno strumento di analisi e monitoraggio dell’uso del suolo (DUSAF), omogeneo su tutto il territorio nazionale e condiviso nell’ambito dell’Infrastruttura per l’Informazione Territoriale (IIT) tramite il Geoportale. Infatti la conoscenza delle dinamiche relative all’uso del suolo è strategica per la pianificazione territoriale in quanto consente di leggere lo stato attuale dei luoghi come risultante delle modificazioni intervenute in passato e di monitorare quelle in atto e di prefigurare quelle future.

Per ulteriori approfondimenti: visita il sito della regione Lombardia 

Territorio

Il territorio di Nembro.

I dati relativi all’inquadramento territoriale e socio-economico del comune di Nembro, compresi i dati sulla popolazione residente e l’estensione territoriale, gli spostamenti giornalieri, il patrimonio immobiliare, il comparto agricolo, nonché sulla struttura urbana (sviluppo urbanistico e uso del suolo, reti di comunicazione) e sulla mobilita (monitoraggio del traffico locale, censimento provinciale del traffico, Piano Urbano del Traffico, trasporto pubblico, servizio al cittadino delle infrastrutture di trasporto) sono ricavati dalla Valutazione Ambientale Strategica (VAS) del 2010, che ha accompagnato il piano di governo del territorio.

Diversità biologica

Biodiversità.

In Lombardia la regione ha istituito con, DGR IX/2117 del  22.12.2011, l'Osservatorio Regionale per la Biodiversità che rappresenta l'articolazione a livello territoriale della Strategia Nazionale.  
L’Osservatorio risponde alla necessità di attivare, sviluppare e gestire reti di monitoraggio, ricerca e comunicazione che forniscano ai decisori e alla pubblica  opinione le informazioni necessarie per operare sulla gestione della biodiversità. 

I dati relativi alla biodiversità di Nembro sono ricavati dalla Valutazione Ambientale Strategica (VAS) del 2010, che ha accompagnato il piano di governo del territorio.

Date di modifica e pubblicazione

  • Ultima modifica : Fri Nov 27 11:27:06 CET 2020  
  • Prima pubblicazione : Fri Feb 10 15:24:00 CET 2017
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